AssoAmbiente

Comunicati Stampa

End of Waste “caso per caso”: forti perplessità su una proposta che crea inutile burocrazia

“La reintroduzione dell’End of Waste “caso per caso”, concordata tra le forze di maggioranza come emendamento al Decreto-legge Crisi Aziendali, può apparire una buona notizia per le aziende del riciclo, perché consente di sbloccare una situazione determinatasi ormai più di un anno e mezzo fa con la sentenza del Consiglio di Stato, e aggravatasi con la Legge Sblocca Cantieri”.
Così commenta FISE UNICIRCULAR (Unione Imprese dell’Economia Circolare), da oltre un anno e mezzo impegnata nella battaglia per l'End of Waste, il nuovo intervento in materia del Governo per risolvere il problema del blocco delle autorizzazioni degli impianti di riciclo che permettono di trasformare i rifiuti in risorse (cosiddette autorizzazioni "End of Waste").

Tuttavia, il meccanismo ex-post di verifica della conformità dell’impianto all’autorizzazione, previsto nell’emendamento firmato da Moronese, Ferrazzi, Comincini e Nugnes, risulta particolarmente lungo e complesso, poiché prevede svariati passaggi istituzionali tra: autorità competente al rilascio delle autorizzazioni, ISPRA, ARPA, Ministero dell’Ambiente, di nuovo autorità competente, fino al caso estremo della nomina di un commissario da parte del Ministro che può revocare la stessa autorizzazione.

Questo meccanismo si va a sovrapporre a competenze già esistenti, collaudate e funzionanti in materia di controlli (e del loro coordinamento), sia di ISPRA che delle ARPA, centralizzando presso il Ministero dell’Ambiente un’ingombrante funzione di accertamento - oltretutto, a quanto pare, esclusivamente formale - riguardo la correttezza dell’operato delle ARPA e delle Regioni/Province.

L’impressione che se ne ricava è che, lungi dal voler rendere più efficienti e fluidi i controlli, a cui le imprese del settore sono comunque abituate, soprattutto se avvengono nel quadro di procedimenti amministrativi particolarmente laboriosi come il rilascio di un’AIA o di un’autorizzazione ordinaria, la soluzione proposta allunga e complica la catena del controllo senza aggiungere garanzie sulla conclusione del procedimento e sulla sua efficacia.

“Questa norma ci sembra piuttosto il frutto di un clima di sfiducia e di sospetto del “centro” nei confronti del territorio, che non fa bene neanche alle imprese”, commenta Andrea Fluttero, Presidente UNICIRCULAR. “A nostro modo di vedere, non è questo l’approccio da porre alla base dell’economia circolare, che richiede invece una leale collaborazione e un reciproco riconoscimento del ruolo di ciascuna parte, pubblica o privata che sia, per il conseguimento dei comuni obiettivi di sostenibilità e sviluppo”.
 

» 04.10.2019

Recenti

18 Ottobre 2016
Ripensare la governance dei rifiuti di imballaggi
“Ripensare la governance dei rifiuti di imballaggi, per garantire maggiore efficacia e concorrenza al sistema” - Convegno promosso dall’Unione Imprese del Recupero: la crescita delle raccolte e del riciclo di imballaggi e le proposte di revisione del sistema, a 20 anni dall’istituzione dei Consorzi ...
Leggi di +
04 Luglio 2016
Rinaldo Ferrazzi confermato alla Presidenzadell’Associazione dei demolitori di auto
La conferma al vertice dell’Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli è arrivata al termine dell’Assemblea degli operatori che aderiscono a FISE Unire ...
Leggi di +
20 Maggio 2016
Convegno UNIRIMA: “Il mercato del macero verso una maggiore concorrenza”
20 maggio – MIAC Recovery&Recycling - Lucca Fiere Nel corso dell’evento promosso dall’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri di FISE UNIRE/Confindustria sarà illustrata un’indagine sui costi dell’assimilazione.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL